E’ molto comune che le persone si sentano sfruttate dagli altri, non valorizzate, tanto in ambito affettivo che lavorativo. Capita anche a te di sentirti così? Se la risposta è sì la prima domanda da porti è: quanto valorizzo IO me stesso? Sono capace di chiedere il giusto corrispettivo per il mio lavoro? So esprimere correttamente i miei bisogni?
La maggior parte delle volte succede che le aspettative e le pretese prendano il posto di una corretta e sana richiesta. Imparare a chiedere il corrispettivo che noi reputiamo consono per il nostro lavoro, servizio, attività, è il primo fondamentale passo perchè si stabilisca una relazione chiara, sana ed armoniosa.
Ogni società sana è basata su una legge fondamentale che è lo SCAMBIO. Ogni individuo deve dare e ricevere più o meno in egual misura, altrimenti la società crolla. Questo vale sia a livello macrocosmico che microcosmico. Si tratta di mantenere un EQUILIBRIO tra il donare e il ricevere, evitare che si crei un gap a livello energetico tra queste due attività.
Se senti di non ricevere abbastanza forse dai troppo, o forse non sai chiedere, oppure potresti avere la credenza (più o meno inconsapevole) che ricevere (aiuto, denaro, amore, doni, ecc…) sia un’azione meno elevata rispetto al donare; forse hai bisogno di rafforzare il tuo spazio personale e saper mettere dei limiti; forse in profondità non credi di meritare di ricevere…
Spesso si confonde la cooperazione con l’altruismo o con L’AIUTO. Io posso decidere di aiutare un’altra persona perchè lo sento e perchè voglio farlo, ma devo aver ben chiaro fin dall’inizio la causa che mi muove (che nel caso dell’aiuto dovrebbe essere un disinteressato altruismo o amore verso l’altro o verso l’azione, pago in se stesso e fine a se stesso). La cooperazione segue regole diverse da quelle dell’aiuto, ognuno fa qualcosa per l’altro o per il gruppo e tutto è in equilibrio, senza sospesi, disavanzi, crediti o debiti. Per aiutare in modo davvero disinteressato occorre essere ben stabili e appagati di per se stessi; viceversa l’aiuto è spesso un tentativo camuffato, disonesto e manipolatorio di ricevere, senza però avere il coraggio e la risolutezza di chiedere nulla. Ecco che al presunto, finto aiuto non contraccambiato con niente seguono inevitabilmente rancore, offesa, senso di ingiustizia, delusione e rabbia.
Riconoscere il valore e il significato dello SCAMBIO è alla base di ogni cooperazione.
Nel microcosmo del mondo delle cellule quando solo una cellula non coopera, nasce la malattia: il rapporto di scambio tra ricevere e donare è compromesso. Nel mondo naturale gli individui che non rispettano la legge della cooperazione, prendendo solo senza dare si chiamano parassiti. Nel nucleo famigliare, sia umano che animale, e nelle comunità in genere, è importante che tutti cooperino per la salvaguardia del sistema in cui sono inseriti, al fine di mantenere l’equilibrio, la protezione e per garantire l’evoluzione del gruppo.
Nel libro di Pablo Servigne, La collaborazione, l’altra legge della giungla, si legge: “Non sono necessariamente i più forti che sopravvivono, ma sono i gruppi più cooperativi. C’è un’idea trasmessa che vuole che la legge della giungla sia la competizione e l’aggressione, la lotta di tutti contro tutti, e che questa sia l’unica legge della giungla. L’idea innovativa è che in realtà ci siano due leggi della giungla e che l’altra sia stata davvero dimenticata e divenuta invisibile: è la legge della cooperazione, dell’aiuto reciproco. Allora, non si tratta di negare che esistono la competizione, l’aggressione e l’egoismo, ma notare che sono faticosi. La competizione va bene per un tempo limitato ed è rischiosa e pericolosa. Gli animali lo hanno capito benissimo, perché entrano in competizione molto raramente. A volte fanno perfino finta di battersi, ma non lo fanno perché è troppo rischioso.
E’ un’idea che ci è stata trasmessa da quando eravamo piccolissimi. A scuola, in azienda, all’università impariamo sempre che non c’è altro che la competizione a regolare le relazioni tra gli esseri viventi. ma quando si osserva semplicemente il vivente, dai batteri agli esseri umani passando per i funghi, gli animali, gli alberi, tutti cooperano. Tutti gli esseri viventi sono in relazione di aiuto reciproco con altri esseri viventi.
I batteri si associano per fare delle biopellicole e sopravvivere in ambiente ostile. I leoni cacciano, ma si associano e cooperano per cacciare. Gli alberi si associano, si scambiano nutrimenti attraverso le radici e si scambiano anche il nutrimento tra specie differenti, dalle più forti alle più deboli. Anche i pinguini si associano, si raggruppano per resistere alle condizioni ostili, al freddo nell’Antartide.
E noi esseri umani? Prendiamo consapevolezza della seconda legge della giungla, la legge di cooperazione, come legge vigente all’interno della Vita, lasciamo andare le vecchie credenze e schemi di pensiero acquisito che ci hanno fatto credere per millenni solo alla competizione e alla legge del più forte…
IO INIZIO DA ME, a rispettare di più me stessa, il mio lavoro, il lavoro degli altri, l’immensa ricchezza delle differenze che gli altri rappresentano e che apportano alla mia esperienza, a imparare a chiedere senza umiliazione o senso di colpa, e a dare senza arroganza…e voi?
Franca Soavi
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2018