GIU
2021
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In ognuno di noi giace un drago, a volte addormentato, a volte arrabbiato. Si tratta di quell’energia biologica SANA conosciuta con il nome di AGGRESSIVITA’. In entrambi i casi percepiamo un pericolo, una minaccia, sentiamo un’energia che potrebbe uscire dal nostro controllo e che pertanto la maggior parte delle volte tendiamo a reprimere, a soffocare. Abbiamo paura che uscendo all’esterno quest’energia potrebbe distruggere tutto, proprio come il fuoco di un drago, o la lava di un vulcano in eruzione.
L’educazione che abbiamo ...
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Il nostro corpo è completamente ricoperto dalla PELLE, il primo a formarsi e il più sensibile dei nostri organi, il nostro primo MEZZO DI COMUNICAZIONE e anche il più efficiente dei nostri mezzi di protezione.
Forse, insieme al cervello, la pelle è il più importante degli apparati. Il senso più strettamente associato con la pelle, il senso del TATTO, il più importante dei sensi, è il primo a svilupparsi nell’embrione umano.
Quando l’embrione è lungo appena due centimetri e mezzo dalla testa ...
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Da qualche giorno si sente molto chiaramente un’energia di passaggio, le prime nebbie autunnali e il buio pomeridiano favoriscono l’introspezione e il bisogno di volgere lo sguardo sempre più all’interno e in profondità. Il silenzio è più forte e le giornate paiono stranamente più lunghe, più calme…Un tempo per rallentare, un tempo di ritiro, di riflessione, di ricapitolazione, un tempo ovattato in cui sembra di osservare da una finestra una realtà surreale. Il limite tra reale e irreale pare effimero, ...
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Avvicinarsi in punta di piedi alla DANZATERAPIA
di Valentina Bugli, Danzaterapeuta clinica
La danza nelle culture primitive e in diverse culture ancora oggi vive nel mondo assume una funzione sociale, curativa e conoscitiva. Se ci pensiamo da neonati tutte e tutti comunichiamo attraverso il corpo e il suo linguaggio che, crescendo, andiamo piano piano integrando e sostituendo con il linguaggio verbale.
La Danzaterapia ci aiuta a recuperare le valenze relazionali, esplorative, comunicative del movimento, proponendo percorsi di conoscenza di sé e di cambiamento ...
Leggi Tutto →Come un carro viene trainato dai buoi e condotto dal condottiero, cosi ogni essere umano é costituito da tre parti:
-l’anima spirituale ( che può essere paragonata al condottiero) che in connessione con la Saggezza Originaria da cui tutti deriviamo ci permette di trovare risposta ad ogni quesito della Vita
– la mente ( il carro) e lo strumento necessario per elaborare ragionamenti e consapevolezze e dai cui partono i canali di comunicazione verso il corpo
– il corpo (i buoi) é il ...
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Quando manca internamente la capacità di gestire, ordinare, disciplinare, accettare le proprie pulsioni, ecco che l’Io proietta fuori di sè la propria funzione superegoica e crea, a seconda, un genitore, un gendarme, un dio punitivo.
Tutto ciò che non riesco a fare dentro, lo metto in scena fuori.
Se mi sento in errore, ma non sono capace di emendarmi, cercherò una punizione fuori per pareggiare i conti.
Se mi sento in colpa, ma non sono capace di perdonarmi, cercherò un dio ...
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Osservare non è capire.
Osservare non è giustificare, interpretare.
Osservare è spalancare le braccia
e stare faccia a faccia con ciò che è.
E’ far straripare il cuore
e lasciarlo mescolarsi al mondo.
Osservare è accogliere con ogni cellula,
accettare nella carne.
Osservare non è un pensiero,
è immersione nella Vita,
dilatarsi del Presente, nel Presente.
Osservare è onestà.
Stare qui, con la paura, con l’orrore,
Non voler eludere, scappare.
Ma stare.
Io scelgo di osservare.
Io scelgo di restare
a casa nel mio corpo,
dentro alle emozioni che provo
e sentire la mia vita
che così ora si esprime.
Nell’inclusione ...
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Quando il fare frenetico rallenta
fino a fermarsi,
e i rumori assordanti
si fanno brusii lontani,
tutta la Vita che credevo fuori
la ritrovo di colpo tutta dentro.
Un ritmo nuovo emerge,
prorompente, imponente,
un ritmo che accade
senza di me,
un ritmo che io posso testimoniare,
ma che non mi è dato dirigere,
nè controllare.
Un nuovo mondo avanza
e scivola davanti al mio sguardo,
sostituendosi al vecchio,
che esce di scena come una pagina
voltata dal vento.
Un suono nuovo mi avvolge,
mi invita all’ascolto.
Ed io mi ritrovo a un bivio:
penso e sto nel Tempo,
o faccio il ...
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