Quante volte durante il giorno pronunci questa frase: “Come va?” e quante altre ti capita di rispondere alla stessa domanda: “Tutto bene, grazie!”.
Chiediti ora quante volte hai risposto -Tutto bene a mo’ di intercalare, come una frase fatta, senza un contenuto reale, senza un valore…Dietro a quella frase forse c’era esattamente il contrario, magari quel giorno eri molto triste, oppure avevi mal di testa, o forse eri preoccupata per tuo figlio, ecc…
E quante volte hai chiesto – Come va? come sinonimo di – Buongiorno!, o senza essere realmente interessato alla risposta, senza la necessaria condizione di interesse, curiosità e apertura che questa domanda implica 🤓
Spesso non siamo consapevoli quando parliamo, non siamo presenti, e usiamo invece frasi stereotipate e meccaniche, che non scegliamo davvero, di cui a volte neppure ci accorgiamo. Questa ‘modalità in automatico’ ci toglie potere, libertà, responsabilità, dimostra il nostro buon addomesticamento…
La parola ha un potere, in primis la consapevolezza va messa nelle parole che escono dalla nostra bocca; perché esista una coerenza tra pensieri, parole, azioni occorre partire dall’essere in sintonia con noi stessi tra ciò che pensiamo/sentiamo e ciò che diciamo!
Quando propongo questo ‘semplice’ esercizio di attenzione nella comunicazione ai miei allievi e clienti rimangono spesso colpiti e increduli di poter riuscire a modificare modi di dire così radicati nel linguaggio comune e apparentemente così innocui… Obiettano che non si può certo ‘lamentarsi’ con chicchessia, né dire le proprie faccende personali a chiunque!
La verità è che se non va tutto bene e dico che va tutto bene creo un disordine, un brusio, un’incoerenza nel mio campo energetico, oltre che nel campo tra me e la persona, che inconsciamente percepirà un messaggio (il linguaggio verbale è solo il 4% della comunicazione, il resto è costituito dal corpo, che per fortuna non mente mai!) e con le orecchie ne udirà uno diverso.
Allora, se non desidero dire la verità per vari motivi, posso sempre non rispondere!😃 Io ad esempio raramente rispondo a un – Come va? senza uno sguardo a sostenerlo, senza un’ attenzione consapevole dietro, o chiesto sulla porta, di fretta, senza la disponibilità ad accogliere una risposta che possa durare più di mezzo secondo. Di solito cambio ragionamento, sto zitta o rispondo – Buongiorno! Anche perché spesso quello è il vero significato del – Come va?😅
Vorrei chiarire l’equivoco tanto diffuso quanto falso consistente nel credere che parlare di un qualche aspetto spiacevole o scomodo per noi corrisponda a lamentarsi. Il punto è che occorre semplicemente imparare a comunicare in modo adulto e senza lamento! Allora anche un: – Oggi mi sento stanco perchè non ho dormito – può risultare un messaggio pulito, oggettivo, sincero, senza nessun strascico di lamento o pesantezza!
Se desidero creare relazioni autentiche e non basate sull’apparenza posso iniziare con l’astenermi dal chiedere alle persone come stanno se non sono veramente interessato alla loro risposta! E posso evitare di rispondere che va tutto bene se non è la verità.
Questa è la mia proposta. Provate!
Vedrete presto come essere autentici sia contagioso e attivi anche negli altri una maggiore apertura e disponibilità !😍
Franca Soavi
Per approfondimenti: Leadership etica
https://www.spazioinfinito.net/…/7-settembre-leadership-et…/
Art: Vieler Photography
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GIU
2019